Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio la neve è scesa copiosamente anche a Roma come previsto dai metereologi che nell'ultima settimana avevano allertato istituzioni e cittadini poco avvezzi a tali allarmi percepiti con allegria visto il tono poco allarmistico.
In verità molti hanno scambiato tali allarmi per bonari consigli e suggerimenti, quasi come quelli delle mamme che un tempo suggerivano ai figli già svezzati da tempo di coprirsi oltremisura appena il termometro scendeva sotto i 15° C. Mentre i turisti presenti nella capitale sono corsi dai loro hotel verso il Colosseo e Fontana di Trevi per immortalare questi paesaggi inusuali e suggestivi di Roma, i romani hanno intelligentemente lasciato le auto e hanno colto l'occasione per passeggiare tra giardini, parchi e viali che da lontano ricordavanono le gioiose scene invernali di Avercamp e di Bruegel il vecchio o certe illustrazioni di fiabe russe. La neve non v'è dubbio che abbia creato a molti , disagi e ritardi ma l'eccezionalità di tali eventi alle nostre latitudini e il ritorno in tempi brevi alla normalità, farà dimenticare con il ripristino della normalità, le file, i treni bloccati e le code sul GRA. Siamo certi che se a Roma nevicasse per tre mesi all'anno avremmo mezzi adeguati come quelli che hanno in Russia. A Mosca 50.000 addetti si occupano di spalare neve e ghiaccio e le scuole si chiudono solo quando la temperatura tocca i - 25°. Nelle periferie di Roma il candore della neve soffice e impalpabile ha ricoperto anche i tanti parchi da tempo abbandonati a se stessi dai commissari a cui sono stati affidati. Se la neve ci fosse per molti mesi sparirebbero le tracce dell'immobilità e della noncuranza dei soggetti preposti al mantenimento di questi beni pubblici.
La neve ricoprirà quindi per un tempo purtroppo breve i cartelli da tempo divelti e ormai abbandonati con le indicazioni circa le caratteristiche dei parchi, una candida coltre ricopre anche i numerosi rifiuti abbandonati mentre le carcasse di motorini arrugginiti ricordano certe opere d'avanguardia; tra i canneti imbiancati appaiono quasi pittoreschi i ricoveri di fortuna di qualche solitario senzatetto che ha cambiato momentaneamente domicilio.
Bambini in salopette trascinano colorati slittini e giovani armati di buste di polietilene si lanciano dai pendii imbiancati; tutti per alcune ore provano l'allegria regalata dalla neve ritornando a quegli antichi modi di trascorrere il tempo, quando ancora per uscire con gli amici non dovevi mandare sms ne scriverlo su facebook e se si intendeva divertirsi non si accendeva certo la playstation.Strano come un po' di neve possa distogliere all'improvviso da certe cattive abitudini:un amico ci ha confessato del piacere provato nel realizzare sul suo terrazzo ancora imbiancato un grande pupazzo di neve: a pranzo da lui, lo abbiamo trovato ancora integro, con le braccia intrecciate però e l'espressione imbronciata come ormai quella di molti di noi.
Speriamo che nevichi più spesso allora o se potete, trasferitevi se vi è possibile dove la neve è normalità; forse alle latitudini nordiche i pupazzi di neve hanno ancora il sorriso, le braccia aperte per accogliere il prossimo mentre il naso visibile da lontano è fatto con bitorzolute rape e coloratissime carote.
Per chi volesse tenere d'occhio le previsioni meteo più attendibili della regione Lazio ecco il link del Servizio Meteo dell'Areonautica Militare .
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