18/10/06

Nel Lazio in cerca di cascate


Partiamo con qualche definizione: la cascata si forma quando un corso d'acqua è obbligato a superare un' improvvisa pendenza dovuta ad una brusca interruzione dell'alveo.
La cataratta si ha invece quando accanto ad una significativa pendenza dell'alveo, si creano anche una serie di salti alternati del corso d'acqua.
Infine si ha una rapida, quando il ripetersi delle variazioni di pendenza, crea una forte accelerazione dello scorrimento delle acque.

Torniamo alle nostre esplorazioni, che come avrete capito avranno come comune denominatore l'acqua.
Per chi ama i numeri, diremo subito che la cascata più spettacolare del Lazio, con un salto di oltre 100 metri si trova a Tivoli, dove tuttavia, molti si limitano alla visita della splendida Villa D'Este ma tralasciano di ammirare lo spettacolare salto offerto dalle acque del fiume Aniene .Va ricordato che tale meraviglia non è naturale, visto che è stata creata a Tivoli già dal 1835 per volontà di papa Gregorio XVI, quando dopo l’ennesimo straripamento dell’Aniene, venne deciso di irregimentare il fiume. con la realizzazione di due gallerie parallele lunghe 280 metri .
Il progetto dovuto all'ing. Clemente Folchi, prevedeva il traforo del Monte Catillo e la deviazione del corso del fiume allo scopo di  preservare così il centro abitato.
Il progetto prevedeva anche la costruzione di un giardino naturale dominato dai templi dell’antica Tibur. Non stupisce quindi che il paesaggio ottenuto con l'artificio, ma adattando sapientemente le risorse naturali esistenti ovvero folti boschi, pareti scoscese, grotte e acque copiose, fece accorrere per tutto l’Ottocento a Villa Gregoriana, nobili, sovrani, viaggiatori, poeti e pittori, incantati dalla particolarità e dal fascino del luogo.

Dal 2002 la villa è affidata al FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) che ne gestisce le visite e le attività di manutenzione. In questo link trovate info aggiornate su orari e costi.

Di notevole suggestione è la Grande Cascata, con l'irruenza della massa d'acqua, che precipita con un salto che supera i 100 metri; se siete curiosi però, potrete osservare la cascata nella sua interezza ma da maggiore distanza, insieme ai 2 laghetti azzurri sottostanti, spostandovi in auto dalla parte opposta di Tivoli, all'altezza del Santuario di Maria SS. di Quintiliolo, nella via omonima . Altre cascate sono comunque visibili all'interno della villa(occorre almeno un'ora e 30 per percorrere il sentiero predisposto, effettuando tuttavia delle pause per apprezzare la bellezza del paesaggio , che conserva tutto il suo fascino "ottocentesco".

Il secondo itinerario è per i meno pigri , visto che toccherà raggiungere la località di Comunacque, che si trova a metà strada tra Jenne e Trevi, raggiungibile passando per Subiaco, e quindi se venite da Roma, percorrendo la Roma-l’Aquila e uscendo poi al casello di Vicovaro-Mandela.

Ovviamente nel percorso potrete approfittarne per fare una sosta presso l'abbazia di S.Scolastica e al Sacro Speco, luoghi adatti al silenzio e alla spiritualità, essendo stati culla dell'ordine Benedettino e del monachesimo occidentale.
Giunti sul ponte di Comunacque, dove nella bella stagione funziona anche un ristorante, potrete decidere se imboccare prima la stradina a sinistra, poco prima del ponte, giungendo da Jenne, per raggiungere in pochi minuti la splendida cascata; potrete anche visitare con l'ausilio di qualche circolo speleologico locale, anche le Grotte dell'Inferniglio o ancora scendere per un viottolo verso il fiume, immergendovi in uno spettacolare insieme di acqua e di vegetazione che vi ricorderà Pier delle Vigne o certe incisioni del Doré.
In ogni caso effettuerete molti scatti con la vostra macchina fotografica quindi non dimenticate pile e memorie e una protezione adeguata (l'umidità è particolarmente elevata e pericolosa quindi per le fotocamere compatte ).

Un altro luogo avente come comune denominatore l'acqua, si trova nel parco della Valle del Treja, nei pressi del comune di Mazzano Romano, facilmente raggiungibile da Roma con la SS 2 Cassia e proseguendo poi in direzione di Mazzano ; utilizzando la Flaminia arriverete invece fino a Rignano Romano dove si devierà poi per Faleria e quindi Calcata.

Qualche Km prima di Mazzano troverete la segnaletica per le Cascate di Monte Gelato, un bell'insieme di cascate, certo non alte come a Tivoli, ma molto estese in larghezza e immerse in un ambiente particolarmente suggestivo, che unito alla estrema facilità di osservazione, ne fa una meta privilegiata per famiglie con bambini, anziani e diversamente abili
Naturalmente questo vuol dire che, per godersi il luogo occorre evitare di andarci nel fine settimana, quando molti romani sciamano, finché è bel tempo, nell'area del parco .
Un altro luogo, dove ammirare una cascata è nella cittadina di Nepi, sempre nella valle del Treja, meta che potrà così essere aggiunta al precedente itinerario. Entrando nel centro storico, potrete ammirare non solo la cascata, ma anche la torre, dove visse parte della sua sfortunata e breve esistenza, la celebre Lucrezia Borgia .
Solo per completezza, ricordo che in località Capofiume, nel comune di Collepardo(Fr), passando per il Ponte dei Santi, potrete ammirare altre cascate.(meglio visitarle in estate, in quanto l'itinerario non è molto agevole ed occorre attenzione per guadare il torrente, alquanto impetuoso in inverno.

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