Il territorio reatino riserva molte sorprese per chi si allontana dalle strade principali e soprattutto per chi non parte da casa con una meta precisa da raggiungere ed un itinerario rigido da seguire.
Credo che pochi quindi abbiano avuto l'occasione di ammirare le acque turchesi dei due laghetti accanto all'ingresso delle terme di Cotilia.
Purtroppo le sorgenti e la vista dei laghetti risulta in parte nascosta da obbrobriose reti metalliche e dalla vegetazione naturale; siamo comunque riusciti a scattare qualche foto come quella a dx che potrebbero essere scambiate per ambienti tropicali.
L'antico nome di Cotilia
Il nome di Cotilia deriva da un'antica città di origine preromana (Cutilia), molto nota per la presenza di un oracolo con annesso tempio, dedicato alla dea Vittoria, derivante dalla trasformazione di un culto ancor più antico, allorquando in Sabina si venerava la dea Vacuna.
I documenti antichi ne citano il luogo anche come residenza estiva della gens Flavia a cui apparteneva l'imperatore Vespasiano, mentre sia Varrone, Svetonio e Strabone ne rimarcano l'apprezzamento da parte dei romani e ne ribadiscono gli usi terapeutici delle sue acque.
Plinio il vecchio definiva le Acque Cutiliae come " aptissimae stomachi nervis, universo corpori", come dire "adatte a tutti i malanni".
Le terme sono attive ancora oggi(da giugno a ottobre) consentendo di praticare una serie di cure che sfruttano le proprietà di queste sorgenti di acqua minerale naturale solfidrica-carbonica, bicarbonato solfato-alcalino terrosa, fredda.La balneazione nei laghetti per motivi di sicurezza risulta ad oggi sospesa. Molti abitanti del posto optano allora per un tuffo nel Lago Paterno, ma ufficialmente sarebbe vietata anche lì la balneazione, non essendoci alcun tipo di sorveglianza istituzionale.
Cercate tuttavia di non fare la fine di San Vittorino che nel periodo delle persecuzioni cristiane, venne sospeso a testa in giù proprio nel laghetto di Cotilia e le esalazioni sulfuree completarono l'opera dei suoi carnefici.
Esplorare i dintorni
I dintorni consentono varie escursioni attraverso ambienti alquanto gradevoli e incontaminati come il lago del Turano(vedi post) e del Salto, il castello di Rocca Sinibalda o i vicini laghetti vulcanici ben visibili dal belvedere del borgo di Paterno.Una fermata meritano anche le cristalline acque del Peschiera, meta prediletta per i patiti della pesca in acqua dolce.
All'interno dei borghi si troveranno piccoli gioielli, come la deliziosa chiesa di S.Maria extra moenia ad Antrodoco, risalente all' XI secolo. Non dimenticate poi che ad Antrodoco si trova la cooperativa del Marrone antrodicano, dove fare scorta di questi prodotti locali.
Volete fare da soli:dirigetevi verso Collerinaldo dove troverete vari sentieri che vi condurranno attraverso boschi ed antichi castagneti e dove sarà piacevole trascorrere qualche ora lontano dal frastuono cittadino, immersi in un continuo susseguirsi di quadri naturali dagli stupefacenti colori specie nel periodo autunnale.
Potrete trovare utili informazioni e curiosità nel sito:
http://www.sabinamater.it/spip.php?rubrique1&lang=it
Per visualizzare la mappa delle terme di Cotilia:
Visualizzazione ingrandita della mappa
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