18/04/07

Le Terme Taurine, le terme della Ficoncella e di Stigliano

L'itinerario di questo post, vi condurrà alla scoperta di alcune 
antiche terme del Lazio.
Nell'articolo troverete indicazioni utili per raggiungerne 2 funzionanti, ed una ormai in disuso e divenuta sito archeologico, ma non certo meno interessante delle ben note Terme di Caracalla di Roma, che spero abbiate già visitato.
Per visitare le terme Taurine, dovrete raggiungere Civitavecchia, deviando poi sulla provinciale che porta ad Allumiere e che in pochi minuti vi porterà all'ingresso del sito archeologico dotato di ampio parcheggio.
L'ingresso costa 8 euro e comprende una visita guidata all'intero complesso(orari 9-13;15-tramonto) L'area si trova in un pianoro piacevolissimo e ventilato a riprova dell'oculata scelta dei costruttori e che vi permetterà in condizioni ideali e cielo sereno di apprezzare sia il promontorio dell'Argentario che le isole del Giglio e Giannutri.
Le terme Taurine sfruttavano delle sorgenti solfato-alcalino-terrose che ancora oggi sgorgano nelle vicinanze del sito archeologico ma che ormai da qualche anno non alimentano più le terme.
Il nome delle terme Taurine deriva da un antico mito nel quale Giove, sotto le sembianze di un toro, raschiando il terreno con uno zoccolo, avrebbe fatto scaturire dal sottosuolo le acque dalle terapeutiche qualità
L'impianto termale si estendeva in origine su 20.000 mq ed i lavori di scavo iniziati dal XVIII secolo hanno messo in luce la maggior parte degli ambienti pur essendovi ancora delle aree da "scoprire" che la cronica assenza di fondi, costringe a procrastinare interventi e restauri. Sicuramente fondi sufficienti e continui, consentirebbero anche di fare ricerche nel territorio circostante in parte di proprietà privata e che potrebbe riservare altre interessanti scoperte.
L'area delle terme è divisa in due aree:le Terme Repubblicane che risalgono al I secolo a.C e le Terme Imperiali che sono state aggiunte successivamente, al tempo dell'imperatore Traiano(tra il 123 e il 136 a.C).Nelle prime si trovano ambienti più ridotti con salette per i massaggi, spogliatoi e pavimenti con mosaici bicromatici estesi. Delle seconde colpisce particolarmente la grande vasca del Calidarium con alcuni reperti ancora in situ, che ne fanno intuire l'eleganza e il notevole impiego di marmi e di fregi e di soluzioni originali, come quella delle vaschette laterali, utili ad abluzioni specifiche o per un pubblico particolare come quello degli anziani o dei bambini.
Recentemente il sito è stato arricchito da altre aree di interesse: un giardino botanico che ricrea gli Horti Traianei, dove è possibile ritrovare viburni fioriti, splendidi acanti, bordure di alloro e tutte quelle piante e arbusti tanto apprezzati dai Romani; a sinistra del complesso un roseto aggiunge un ulteriore elemento di piacevolezza al sito.
I più giovani scopriranno il ruolo dei diversi personaggi tipici delle terme: il capsarius che si occupava della tenuta degli abiti e che incassava il balneaticum (prezzo pagato per l'ingresso); la figura del conductor o balneator che rappresentava quello che oggi chiameremmo "manager" che pur con ampia autonomia, doveva rispettare i capitolati d'appalto, sottostare ai controlli dei curator thermarum e offrire tutte le garanzie in fatto di pulizia, igiene e approvvigionamento.
Le altre figure presenti erano i tractatores(massaggiatori), gli unguentari (addetti all'applicazione di lozioni e balsami),molto richiesti erano anche gli alipili(depilatori) e gli exercitatores(maestri di ginnastica).
Diversi erano anche i modi di prendere i bagni: Plinio il Vecchio ad esempio, portava con se un segretario che durante le abluzioni leggeva per lui dei versi o ne dettava lui stesso ;gli imperatori Commodo ed Elagabalo erano noti per il loro amore per l'ozio e per l'abuso delle pratiche termali: arrivavano a fare da 7 ad 8 bagni al giorno, inclusa la brusca alternanza tra gli ambienti caldi e freddi, come suggeriva Galeno, padre della moderna idroterapia.
Va tuttavia ribadito che alle terme andavano tutti e gli imperatori romani ci tenevano affinchè tutti potessero usufruirne a costi davvero minimi o nulli, essendo questo luogo considerato quasi come un servizio sociale: non tutti infatti avevano disponibilità di acqua o bagni privati nella propria casa.
Se dopo aver visitato le Terme Taurine, vi fosse venuta voglia di un bel bagno in acqua termale potete raggiungere nelle vicinanze le moderne Terme della Ficoncella(troverete informazioni più dettagliate, orari e prezzi nel seguente sito: http://www.termetaurine.com/index.htm ) per fare un bagno in piscina e fare doccie con acqua sulfurea, particolarmente indicata per cicatrizzazioni di ferite, inalazioni e fangoterapia. Se state cercando un ambiente più rilassato e ampi spazi verdi(li vedete in foto) recatevi invece alle Terme di Stigliano, proseguendo da Civitavecchia per Tolfa e Manziana, oppure venendo dalla Cassia, deviando a Canale Monterano(vedi post del 1/10/2006). Conosciute sin dai tempi degli Etruschi come Acquae Stygianae, in quanto associate alle caratteristiche morfologiche del territorio ricco di sorgenti sulfuree ipotermali. Le Terme erano già indicate nelle Tabule Peuntigeriane ed erano apprezzate anche dai Romani che avevano collegato le terme tramite la via "Selciatella", il cui tracciato ben conservato è ancora visibile.
Oggi un moderno impianto con piscina all'aperto e ampi e piacevoli spazi verdi ne fanno un luogo idilliaco, scoperto ormai anche da un pubblico che parla più russo che italiano e che approfitta non solo dei benefici effetti delle sue calde acque sulfureo-solfato-alcaline, ma anche del complesso alberghiero oggi completamente restaurato.
Buon divertimento e non dimenticate "lintea" e.... "strigile" !

lintea= asciugamano di lino
strigile= strumento ricurvo che serviva a togliere insieme alle impurità anche la sabbia fine che veniva usata per eliminare il sudore (ne trovate molti esemplari al museo di Palestrina (Rm).

Per vedere alcune immagine delle terme della Ficoncella cliccate sul sito seguente:
http://www.termelibere.it/LA%20FICONCELLA.htm

autore Rolando Profita
www.laziosegreto.blogspot.com

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