Il comune di Barbarano Romano include nel suo territorio un incredibile patrimonio naturalistico, archeologico e di antiche tradizioni che si conserva ancora oggi.
Le aree di interesse offerte ai visitatori sono molteplici e consentono di soddisfare le esigenze di grandi e piccoli e la curiosità di coloro che giungono fin qui soprattutto per effettuare escursioni e passeggiate all'interno del Parco Marturanum che ha un'estensione di 1240 ettari.
Con l'avanzare della primavera, gli appassionati di ecoturismo e i patiti di mountain bike e qualche turista straniero attratto dalle tombe etrusche, oltre ad amanti delle passeggiate a piedi e a cavallo, trovano nel territorio di Barbarano un'offerta variegata di attività che si svolgono sotto il controllo dei guardiaparchi ed il coordinamento del paziente e disponibile personale dei centri visita. Il personale è pronto a dare utili suggerimenti e consigli sugli itinerari più idonei o confacenti alle caratteristiche dei visitatori, singoli o gruppi organizzati, giovani ed anziani .
Non siete in grado di camminare per troppo tempo: vi verrà suggerito un itinerario facile e senza dislivelli ma non per questo meno piacevole.
Volete vedere la Tomba della Regina, o le tombe etrusche dette Palazzine o ancora volete raggiungere le forre del fiume Biedano o volete sapere dove sia possibile trovare fiori e farfalle in quantità o fotografare qualche salamandrina dagli occhiali o qualche minuscola rana: a tutte queste domande vi risponderanno i guardiaparchi. Presso il centro visita del parco ubicato in viale IV Novembre, potrete avere un quadro più completo dell'habitat in cui state per entrare.All'interno delle sale è stato realizzato un grande diorama di un albero molto esplicativo e troverete anche la ricostruzione dell'ecosistema del vallone tufaceo con il suo corredo di animali e piante, utile per riconoscere la flora e la fauna locale .
Suggerisco vivamente di acquistare per una modica cifra la guida del parco Marturanum:oltre ad essere ben organizzata, contiene molti disegni degli animali e delle piante del parco ma soprattutto vi consentirà di programmare le successive visite e di apprezzare meglio i diversi ambienti e itinerari. La guida risponde inoltre ai tanti quesiti che potrebbero nascere durante le escursioni nel parco, affrontando tematiche che vanno dalla radioattività del tufo alla formazione delle argille multicolori, dalla vita dei rapaci alla civiltà etrusca e così via.
Animali e piante seguono ritmi precisi, chiedete ai guardiaparchi se hanno già visto arrivare le ghiandaie marine; sono uccelli coloratissimi dalle ali azzurro brillante che nel parco iniziano subito i loro volteggi nuziali a base di avvitamenti e picchiate accompagnati da aspri e striduli richiami.
Qualunque siano le ragioni che vi hanno portato in questo affascinante luogo, fuori dai circuiti del grande turismo organizzato, vi suggerisco vivamente di portare con voi la macchina fotografica e un ricambio di batterie, non ve ne pentirete.
degli itinerari che meglio si adattano alla maggioranza dei viaggiatori curiosi.
Se quindi amate passeggiare senza troppe difficoltà godendovi gli spettacoli naturali offerti dalle dolci colline attraversate da cavalli bradi, giovani puledri e immobili vacche maremmane, dovrete dirigervi verso il fontanile Pietro Pica e la Valle Fragola (è la strada che svolta a destra dopo il parcheggio accanto alla chiesa e al centro visite). Entrati nella Valle troverete tantissimi fiori e ovviamente farfalle coloratissime.
Non dimenticate di fotografare le orchidee o i fiori del caprifoglio che i botanici chiamano Lonicera Etrusca (li vedete a dx in foto) ) e se non lo avete, procuratevi un agile volumetto illustrato a colori da portare con voi per riconoscere agevolmente piante e fiori selvatici .
Una preparazione preventiva vi permetterà di rispolverare un p0' di latino e riconoscere ad esempio un fiorellino bianco chiamato "latte di gallina" dal nome latino Ornithogalum e che tuttavia non va toccato, non solo perchè siete in un parco protetto, ma perchè secerne un lattice bianco velenoso.
I fiori bianchi sugli alberi vi consentiranno di riconoscere ad esempio il prugnolo dotato di lunghe spine che l'averla, un uccellino abitante del parco, utilizza per infilzare insetti e altre prede, da consumare in tempi diversi.
Se invece volete apprendere qualcosa sulle abitudini costruttive degli Etruschi, dirigetevi lungo il sentiero del Caiolo; potrete parcheggiare direttamente nell'area attrezzata a qualche km da Barbarano (portate solo l'acqua poichè quella del fontanile non è potabile e d'estate è a secco)..
In questo itinerario potrete passare in rassegna varie tipologie di tombe etrusche che si succederanno lungo il facile sentiero che vi condurrà gradatamente verso la forra dove troverete, tranne in agosto, un torrentello : il Neme.
Troverete tombe a dado, a portico, a pozzo e ammirerete i condomini funerari etruschi: le cosiddette Palazzine o la cosiddetta Tomba del Cervo ( dal graffito posto sulla parete che porta alla terrazza, oggi chiusa perchè ostruita da detriti ).
Se disponete di una torcia, potrete fare un esperimento quando raggiungerete la tomba più grande: la tomba della regina. Entrate nella camera a destra e dopo esservi posti al centro, emettete dei suoni a bassa frequenza (tipo oohm tibetano), tale vibrazione sonora si diffonderà per tutto il vallone.
Non si tratta di eco, ma di un effetto di risonanza dovuto alle numerose cavità presenti nel vallone e che probabilmente attraverso misteriosi e inesplorati cunicoli risultano collegate l'un l'altra; il mistero sta nel capire se tale effetto sia stato voluto dagli antichi costruttori di questi luoghi. Tra queste strette pareti di tufo si svolgevano vari riti essendo risaputo che gli Etruschi erano particolarmente dediti a complesse cerimonie divinatorie e riti funerari legati al passaggio delle anime verso l'oscurità dell'oltretomba. (vedi link in fondo).
Su questi argomenti potete leggere anche l'interessante articolo di Alessandro Marcon : http://www.edicolaweb.net/am_1001s.htm
L'ambiente comunque è suggestivo e le sorprese non mancheranno, soprattutto se avrete l'accortezza di cambiare il vostro punto di osservazione, aguzzando tutti i vostri sensi.
Guardando attentamente tra i cespugli scoprirete fiori piccolissimi ma pieni di vita e splendidi esemplari di felci dalle forme primordiali. Fate ampio uso di un obiettivo macro, quando a casa rivedrete le immagini scoprirete esseri che non avrete neanche visto al momento dello scatto.
Avvicinandovi alle acque del Neme alquanto ridotte in questo periodo, rimanete in silenzio e individuerete i numerosi abitanti di questo mondo strano e ignoto a coloro che vivono nelle città.
Se punterete la macchina fotografica o telecamera sul pelo dell'acqua scoprirete gli incredibili balletti dei gerridi e scodinzolanti girini, mentre vicino a qualche sasso o foglia troverete minuscole rane e se siete fortunati potrete scoprire la salamandrina dagli occhiali o i piccoli di qualche biscia. Nella parte alta del vallone vicino al tumulo del Caiolo, osservate con pazienza i fori nel tufo coperto di gialli licheni: se siete fortunati e disponete di buoni obiettivi potrete fotografare come ha fatto Davide, mio figlio, un simpatico, timido e innocuo serpentello: il Natrix natrix (foto a dx) .
Nel frattempo i canti degli uccelli vi accompagneranno e se eviterete di fare rumori molesti, potrete avere la fortuna di vedere di sfuggita un martin pescatore o il piccolo occhiocotto.
Ci sarebbe molto da dire su quanto ancora ci sarebbe da fare a Barbarano: vedere il museo archeologico, fare un' escursione fino alla terza mola lungo il torrente Biedano tra foglie di farfaraccio che superano i 50 cm di diametro e una vegetazione lussureggiante;se poi ritornate sui vostri passi nel centro storico di Barbarano potrete provare la zuppa di pietra , antica ricetta della tradizione, presso il ristorante di Palazzo Mastini (http://www.palazzomastini.com/ ) o visitate l'atelier di Laura (il Dipintore) artista che ha deciso di trasferirsi in questo luogo magico, o fatevi una chiacchierata con Patrizia, che da Cuneo ha deciso di aprire qui il suo laboratorio artigiano di tessuti. Se sapete stare in sella potrete anche decidere di fare una escursione a cavallo con i guardiaparco. Se non avete mai visto una poiana, ne troverete 2, finchè non verranno liberate, presso la voliera del centro per la cura dei rapaci; costruite quindi un itinerario a voi congeniale e se avete ancora dubbi, chiamate il centro informazioni del Parco Marturanum o prenotate tramite una delle associazioni (ne ho indicata qualcuna) che troverete su internet.
Un'ultima nota:il prossimo 10 maggio 2010 si terrà nel pianoro del Caiolo a pochi km da Barbarano, una manifestazione poco nota e tipicamente agreste chiamata "Attozzata":dalle 8,30 alcuni esperti casari si occuperanno della preparazione della ricotta utilizzando latte, fuoco e callare e distribuendola poi su fette di pane di grano duro (per informazioni contattare i seguenti numeri 347 2208503; 340 5167684 ). In questa stessa data a partire dalle 11,00 si svolgerà una visita guidata gratuita adatta a grandi e piccoli e che consentirà di apprezzare la natura "invisibile" del parco. (info tel. tel 3470191536 ) oppure nella pagina di parchilazio al seguente link:http://www.parchilazio.it/parchi/newshome.do?method=home&areaProtetta=si&idNews=1027
Prenotando al numero verde 800.59.31.96 si potrà usufruire del trasporto gratuito in pulman da Roma (partenza ore 8,30).
Tel. Uffici del Parco 0761 -414507
Comune di Barbarano 0761-414601
http://www.comunebarbaranoromano.it/#
http://www.parks.it/parco.marturanum/contatti.php
La descrizione dettagliata degli itinerari all'interno del Parco Marturanum:
http://www.comunebarbaranoromano.it/ilparco/percorsi.html
http://www.parks.it/parco.marturanum/iti.html
Sito dell'Associazione Lasa che organizza itinerari guidati all'interno del parco anche in bici o a cavallo :
http://www.associazionelasa.it/index.php
Per una descrizione generale del territorio della Tuscia potete visitare il seguente sito ( alcuni link tuttavia non risultano aggiornati):
http://www.tusciaviterbese.it/easysite/marturan.htm
Per saperne di più sulla religione ed i riti etruschi è di utilità la lettura di queste pagine:
http://www.storiafilosofia.it/etruschi-la-religione/
Per altri itinerari nella Tuscia suggerisco il volumetto di G.Menichino: Escursionismo d'Autore nella Terra degli Etruschi, Laurum Ed.
(Nella foto in alto: alcune delle tombe etrusche che si incontrano in uno degli itinerari descritti.
autore:Rolando Profita
http://laziosegreto.blogspot.com/
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