12/10/06

La I risposta al fotoquiz : La Gipsoteca dell'Università La Sapienza di Roma


Per esaudire la curiosità di quelli che vorrebbero sapere dove si trova il gigantesco Ercole la cui foto era a sinistra nel mio primo blogquiz , cominciamo a spiegare cos’é una gipsoteca .
Il termine è l’unione di 2 termini greci : gypsos (gesso) e theke (custodia,ripostiglio), da cui ne deriva che la gipsoteca è un luogo dove si conservano…..statue e bassorilievi in gesso . Detto questo, torniamo al Lazio, anzi a Roma e andiamo all’anno 1892, quando nasceva ufficialmente il "Museo dei Gessi", in realtà caldeggiato già dal 1899 dallo studioso Emanuel Löwy, titolare della prima cattedra ufficiale in Italia di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana, presso la regia Università di Roma.
Ma torniamo all’oggi , e andiamo all’interno dell’Università La Sapienza di Roma , dove alle spalle della facoltà di Lettere , troverete una grande vetrata con una scritta in alto , non molto evidente in verità, che informa , che siete all’ingresso del Museo di Arte Classica .
Appena varcata questa porta , come per magia, siete già in visita alla Gipsoteca, più grande d’Europa, avendo a disposizione quasi 3280 mq affollati di opere in...gesso .
Adesso non voglio convincervi che visitare una gipsoteca sia una cosa indispensabile, ma ritengo che vedere anche una parte dei quasi 1300 pezzi, contenuti in questa esposizione farebbe bene non solo alla mente, ma anche allo spirito di grandi e piccoli, anche se non esperti d'arte. Incontrerete opere di Mirone (addirittura 3 discoboli ), di Fidia, Prassitele, Scopa, Lisippo e così via con piacere e stupore per tutte le 56 sale, in cui le opere sono suddivise.
Una precisazione : all’interno della gipsoteca ,gli studenti studiano, usando i tavoli sparsi nelle varie sale ; questo vuol dire che il luogo va visitato con discrezione , e purtroppo quando non ci sono studenti, cioè il sabato e la domenica , il sito rimane chiuso.
In questo momento in cui si parla tanto di turismo culturale responsabile , perché non demandare agli studenti, con un giusto riconoscimento , la possibilità di accompagnare nei week end, italiani e stranieri interessati ad ammirare queste opere, anche se si tratta pur sempre di copie ; ma allora perché migliaia di turisti si accaniscono a fotografare la copia del David di Michelangelo a Firenze ??!!

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