Per raggiungere l'area archeologica di Vulci, occorrerà percorrere da Roma, l'autostrada per Civitavecchia e proseguendo poi per l'Aurelia, deviare subito dopo l'abitato di Montalto di Castro e seguire la segnaletica per l'Abbadia di Vulci (sede del museo).
Giunti al castello medievale, non perdetevi una traversata sul romantico ponte a schiena d'asino che vi consentirà di ammirare da un'altezza di oltre trenta metri, le irruenti acque del Fiora che zigzagando tra le roccie, si fanno spazio nella stessa valle, tanto apprezzata da poeti, scrittori e ovviamente esploratori ed archeologi, che dovevano faticare molto più di voi, per raggiungere questi luoghi ricchi di reperti, oggi presenti in tanti musei del mondo e che riportano indietro nel tempo, allorquando le acque del Fiora erano certamente meno inquinate di oggi .
Se invece intendete visitare il parco e l'oasi del WWF, vi suggeriano di visitare il sito web ufficiale di Vulci, in questo link ,dove troverete utili informazioni sugli eventi in corso.
Quindi se foste interessati a visitare la tomba François (benchè spoglia degli affreschi) o quella delle Iscrizioni, vi toccherà verificare in anticipo date e tempi.
Suggerisco tuttavia di godersi comunque la quiete di questi luoghi e poi di costeggiare il fiume Fiora e raggiungere se è bel tempo, il delizioso laghetto del Pellicone.
LA CITTADINA DI TUSCANIATuscania: panorama con la Basilica di San Pietro |
Entrati dentro le mura della cittadina, restaurate nel 1972 e che in origine raggiungevano i 5 Km di estensione dovrete raggiungere il giardino, antistante la cosiddetta torre del Lavello. Da qui potrete infatti ammirare con un sol colpo d'occhio, sia la bellissima Basilica di S.Pietro, fondata nell'VIII secolo (cercate di arrivare entro le 17,00 se volete visitarne gli interni e soprattutto la magnifica cripta, dalle numerose colonne multiformi di epoche diverse). Approfittate anche per ammirare la vicina basilica di S.Maria Maggiore contenente un originale Giudizio Universale, attribuito a Gregorio e Donado di Arezzo, che interpreti dello spirito misogino del tempo, hanno utilizzato come immagini di dannati, solo figure di sesso femminile . Molto particolari sono le figure zoomorfe fantastiche che si trovano all'interno della chiesa, mentre merita attenzione anche il portale contornato da leoni e riccamente decorato da bassorilievi .
Tenete conto e siate generosi, con i custodi dei due monumenti: sono infatti volontari e nè il comune, nè la curia , hanno voluto assumerli stabilmente, offrendo loro un minimo compenso, ma senza di loro i due monumenti sarebbero chiusi da tempo.Se voleste dedicare più tempo a Tuscania, suggerisco di visitare la Necropoli ed in particolare la "Tomba della Regina", ricca di cunicoli, ancora oggi inesplorati.( tel. Ufficio Turistico: 0761436371).
Meritevole anche il museo archeologico ad ingresso gratuito, che ospita vari sarcofagi etruschi e reperti, provenienti dagli scavi condotti nell'area e risalenti al IV e II secolo A.C.
Ovviamente merita una visita anche il centro storico di Tuscania, dove di giorno in giorno aumentano le strutture da affittare e le chiusure degli esercizi commerciali ma se siete rimasti in zona non perdetevi il panorama particolarmente suggestivo al tramonto delle due basiliche viste dal giardino del borgo.. Visitate le botteghe artigiane rimaste ed i ristorantini che ancora offrono cibi saporiti preparati dalle donne di casa (da Alfreda alla Torre del Lavello non spenderete più di 13 euro), per chi deve festeggiare qualcosa di importante, il ristorante Il Gallo è una tappa obbligata, per qualità e servizio, con il vantaggio di potervi anche pernottare, essendo anche un hotel.
Potrete rientrare nella capitale, percorrendo la Cassia, riprendendo poi il Raccordo anulare che vi riporterà al vostro domicilio se siete partiti da Roma.
Se tuttavia vi fosse rimasta luce o tempo, potreste fare una tappa alla deliziosa cittadina di Nepi,
ripassando il mio post sulle cascate e raggiungendo poi il pittoresco eremo di S.Elia, in verità più conosciuto dai tedeschi che dai romani; evitate però i tour de force: questi luoghi vanno goduti con lentezza e non sono adatti a visite affrettate.
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