I suggerimenti di questa settimana riguardano un luogo ricchissimo di storia e di cultura e spero quindi che le mie indicazioni spingano molti dei miei lettori a visitare l'unico monastero bizantino ancora esistente in Occidente .
Per trovarlo, dovrete recarvi a Grottaferrata, cittadina a pochi km da Roma e vicinissima all'aeroporto di Ciampino: vi stupirete di trovarvi, nel 2007 , entro le mura dell'unico e solo sopravvissuto, tra i numerosi monasteri bizantini, che soprattutto in epoca medievale erano particolarmente diffusi nell'Italia meridionale e in Sicilia .
L'Abbazia di Grottaferrata costruita sui resti di una villa romana, forse appartenuta a Cicerone, ha ormai superato il record temporale dei dieci secoli: l'originario sito della chiesa di S.Maria di Grottaferrata, oggi denominata Abbazia di S.Nilo, era stato donato da Gregorio I a S.Nilo nel 1004 . Come tiene a precisare l'Archimandrita esarca , Emiliano Fabbricatore (il superiore di questa congregazione):" l'abbazia di S.Nilo è l'unico monastero cattolico ancora esistente, che risalga a prima dello scisma bizantino del 1054". Questo evento che produce i suoi effetti ancor oggi, passò allora, quasi inosservato in Occidente, tuttavia fu uno degli avvenimenti capitali, non solo nella storia del Cristianesimo, ma anche in quello della civiltà europea.
Ritornando all'Abbazia, rammento a chi non si fosse mai recato a Grottaferrata, che nei pressi dell'antico cenobio si trova un ampio parcheggio, tuttavia la cittadina è raggiungibile anche con le frequenti corse delle linee extraurbane dell' Acotral, provenienti da Roma .
Dall'esterno l'abbazia ha più l'aspetto di una fortezza, risultato delle modifiche alle strutture originarie effettuate su disegno dell'architetto fiorentino Baccio Pontelli e in seguito, di Giuliano da Sangallo.
Tra il 1485 e il 1491, venne creata una estesa cinta muraria e vennero aggiunti sia il fossato che il castello, all'epoca dotato anche di ponte levatoio, secondo i voleri del cardinale Giuliano Della Rovere.
Entrati all'interno delle mura ci si trova in una grande piazza ove è stata collocata la statua di S.Nilo.
Sulla sinistra troverete una corte più raccolta con una edicola di stile neogitico, che include una fontana liturgica. Sulla destra si trova un gioiello dell'arte cosmatesca bizantina: la chiesa di Santa Maria, tesoro di affreschi e mosaici che si stenta a credere abbiano attraversato quasi mille anni di storia. Nella visita saranno avvantaggiati coloro che conoscono il greco, visto che tutte le iscrizioni sono in tale alfabeto. All'interno si trova anche la cella di S.Nilo, fondatore dell'antico cenobio e splendidi affreschi del Domenichino.
Particolarmente suggestivo per credenti e non, è la partecipazione al rito liturgico bizantino , soprattutto se comprendente anche i canti che sono parte integrante della tradizione melurgica bizantina.
Non va dimenticato che oltre alle attività tipicamente monastico-liturgiche, i monaci di Grottaferrata sono noti per la loro perizia nel campo del restauro di libri antichi, d'altra parte non va dimenticato che lo stesso S.Nilo era un valente calligrafo. Pochi sanno però che proprio nei laboratori posti nell'area dell'abbazia sono state pazientemente restaurate le mille pagine del Codice Atlantico di Leonardo, moltissimi manoscritti provenienti da antiche biblioteche italiane e infine che tra queste mura sono stati salvati oltre mille importanti volumi provenienti da Firenze e quì "ricoverati", subito dopo l'alluvione del 1966. La biblioteca ubicata all'interno dell'abbazia, è stata dichiarata Monumento nazionale ed è aperta al pubblico: la sua attuale dotazione è di circa 42.000 unità, tra cui 1098 preziosi codici greci, 240 latini, 384 italiani.
La presenza nell'area del comune di Grottaferrata di numerosi ristoranti,trattorie e pizzerie, non pone problemi al trascorrere di una giornata all'insegna della cultura, inclusa ovviamente quella enogastronomica.
autore: Rolando Profita
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