08/05/11

Genazzano:terra di madonne trasvolatrici, sante inesistenti, ninfei e castelli ; luogo natale di papi, pittori e condottieri

Genazzano è un comune ubicato quasi al confine tra la provincia di Roma e quella di Frosinone. Si raggiunge con facilità in 45 minuti circa, percorrendo dal Grande raccordo anulare di Roma l'autostrada A1 , uscendo poi al casello di Valmontone da cui dista soli 13 Km. Il nutrito numero di sagre ed eventi ha sempre richiamato pubblico, curiosi e semplici amanti della gastronomia tradizionale e soprattutto del buon vino DOC della zona. Tuttavia presi dai festeggiamenti che di volta in volta assumono connotazioni diverse non si ha la possibilità di scoprire i numerosi segreti che cela il suo bel borgo medievale e i dintorni che riservano panorami naturali ancora incontaminati.
Cercheremo quindi di darvi alcune informazioni che stimolino la vostra curiosità e vi spingano a mettervi in auto o a prendere un bus dell' Acotral (per chi abita a Roma), per raggiungere Genazzano.
Innanzitutto potreste approfittare di questo fine settimana (7 e 8 Maggio 2011) dove proprio nelle sale del Castello Colonna si tiene un evento denominato "Contesti diversi" che consentirà di scoprire libri e autori legati al mondo della piccola e media editoria.
   Cercate un parcheggio fuori dal borgo dalle parti della Porta Romana oppure sotto il ponte del castello Colonna in piazza della Pace dove troverete anche il desk della Proloco a cui potrete rivolgervi anche per utili pubblicazioni sul territorio.
Noi abbiamo iniziato il nostro tour fuori dal borgo medievale dove a pochi passi dalla Porta Romana potrete visitare facilmente i ruderi assai suggestivi del cosiddetto Ninfeo del Bramante.
La struttura che vedete in foto risale agli inizi del 500 e a detta degli esperti ( Frommel) era adibita a spettacoli teatrali o musicali vista la particolare acustica che in oigine doveva avere tale struttura.
Benchè non esistano documenti o prove che tale costruzione originale sia attribuibile a Bramante, la presenza di quei particolari archi di bianco travertino decorati con eleganti oculi che gli esperti chiamano serliane, dal nome dell'architetto Serlio, ha consentito di datare la costruzione e individuare il suo importante progettista.
In un angolo varcata una porta sormontata da una grande conchiglia si trova il vero e proprio ninfeo con il tipico laghetto circolare ricoperto di minuscole piantine acquatiche e qualche residuo galleggiante che rovina l'atmosfera del luogo che potrebbe essere facilmente " migliorata" con una routinaria manutenzione e l'utilizzo di qualche ninfea e qualche fior di loto ormai reperibili nei vivai specializzati.
Non guasterebbe ovviamente un cartello che spiegasse qualcosa della struttura e del suo originale utilizzo.
Entrati nel borgo da Porta Romana incontriamo sulla destra una chiesetta di tufo grigio in contrasto con le scale di nero tufo vulcanico.Si tratta della Chiesa di S. Croce (XIII-XIV sec) che contiene alcuni cicli di affreschi che vanno dal XIV al XVII secolo.
Più avanti ci colpiscono prima una bella finestra bifora ubicata in una struttura risalente al XIII secolo e poi un'edicola contenente un delicato affresco con una Madonna di Loreto che sembra risalga al !600.
A conferma di quanto scritto in un volantino turistico dove si invitano i viaggiatori a venire a Genazzano per " fare il pieno di contatti umani", incontro prima Domenico che mi fa assaggiare il suo profumatissimo vino ottenuto con uve Malvasia e Trebbiano e poi Anna che ci invita sulle scale di casa per fotografare meglio le sue magnifiche azalee rosa e bianche ottenute in nove anni di cure amorevoli attraverso vari procedimenti di trapianto a margotta.
  
Giunti al centro del borgo visitiamo la Chiesa di S.Paolo Apostolo con un bel campanile romanico.
La sua struttura originaria risale al 1277 e  una visita senza fretta riserva varie sorprese che potrebbero sfuggire a chi si limita ad osservare le decorazioni o l'arco del transetto che utilizzando il motivo della serliana ribadisce il legame con il Ninfeo del Bramante .Nel complesso pur avendo subito varie modifiche al suo interno, la chiesa mantiene quella particolare atmosfera claustrale tipicamente medievale che la fa preferire come ci rivela umilmente padre Marcello, al Santuario della Madonna del Buon Consiglio.

Percorrendo i lati della chiesa è possibile scoprire una bella edicola marmorea attribuita ad Andrea Bregno .al cui interno si trova una bambolina che sembrerebbe rappresentare Santa Pupa, che come sa chi ha letto delle antiche tradizioni romane è una santa assolutamente inesistente facente parte di quel folto stuolo di dei pagani minori presenti nella vita quotidiana dell'antica Roma. Benchè esistano luoghi e raffigurazioni di tale " santa" , qui gli affezionati  potranno adesso invocarne speciali protezioni, de visu , a difesa di capitomboli e sbucciature infantili.
Qualcuno ha pensato che Santa Pupa si sarebbe annoiata da sola ed allora ecco che nella cappella di fronte è stato posto un Bambino Gesù di Praga che in tal modo allarga internazionalmente le possibilità devozionali verso  quest'altra antica icona il cui culto risale al 1620 quando la principessa Polissena Labkowitz fece dono di una statua di cera ad un convento di Carmelitani della città di Praga.

Proseguendo la salita all'interno del borgo di Genazzano si giungerà al celebre Santuario della Madonna del Buon Consiglio la cui struttura originaria risale al X secolo.
All'interno protetta da una cancellata seicentesca è conservata un'icona raffigurante la Vergine con Bambino datata al X secolo, che secondo la tradizione giunse a Genazzano il 25 aprile del 1467 dopo aver compiuto una miracolosa transvolata del Mediterraneo provenendo da Scutari l'antica città di Skodrinon in Albania.
Chi volesse conoscere i particolari della vicenda può consultare il sito ben fatto del Santuario dove si troveranno anche vari dettagli sulle opere contenute nella chiesa (balaustra del Bernini, crocifisso con la spada) e curiosità desunte da antichi manoscritti ove si trovano note storiche sulle centinaia di miracoli avvenuti e regolarmenti certificati da scrupolosi notai. Ancor oggi la sacra immagine richiama nel piccolo comune prenestino numerosi devoti d'oltremare che richiedono il loro personale consiglio  in lingua arbereshe, il tradizionale idioma delle comunità albanesi.
Chi sconosce la storia di questo popolo costretto a lasciare il paese natale per sfuggire alle invasioni ottomane creando numerose comunità in Calabria e Sicilia, potrebbe trovare interessante leggere le vicende del loro eroe nazionale Giorgio Castriota Scanderbeg, prima al servizio dei sultani ottomani e poi paladino del popolo albanese.
La passeggiata nel borgo prosegue prima passando davanti ad un portale decorato con draghi al N° 32 di Via Brancaleone: si tratta dell' antica residenza del cavalier Giovanni De Carlonibus Bracalone al servizio di Prospero Colonna, e meglio noto come Brancaleone, uno dei tredici partecipanti alla ben nota Disfida di Barletta del 13 febbraio del 1503.  Più avanti colpisce la magnifica residenza Apolloni ben riconoscibile per il suo color sabbia e per le belle finestre a bifora in tufo a sesto acuto di stile gotico-aragonese dovute ai contatti tra i Colonna e il Re Alfonso d'Aragona.  
L'edificio sembra essere stato per un certo tempo la residenza di Oddone Colonna , divenuto papa nel 1417 con il nome di Martino V . L'edificio fu anche sede di un Uditoriato cioè di un Tribunale.
Anche qui però nessun cartello offre indicazioni  e non si sa se siano previste visite al suo interno.
Più avanti nelle vicinanze del castello si trova la Chiesa di S.Nicola che a dispetto della sua facciata pastello rimessa a nuovo dai recenti restauri contiene ancora parte del pregevole antico pavimento a mosaici in stile cosmatesco e la lapide di Brancaleone che a Genazzano morì nel 1525.
Entriamo quindi nel castello Colonna affacciandoci sul suo ordinatissimo e geometrico giardino.
Per cogliere tutta l'imponenza della costruzione occorre però attraversare il cortile centrale e passare dalla parte opposta dell'antiestetico ponte in cemento armato e voltarsi indietro per rendersi conto della mole di questa struttura di ben 150.000 mc, derivante da un'antico castrum difensivo risalente all'XI secolo e che in seguito, a partire dal 1053 è stata più volte modificata dai vari componenti del ramo della famiglia Colonna che hanno detenuto la proprietà del feudo di Genazzzano per molti secoli.
Dopo aver passeggiato nell'antica Selva degli Elcini luogo frequentato da Gregorovius durante i suoi soggiorni a Genazzano, ammirate i resti dell'antico acquedotto romano e poi  rientrate nel castello per osservare meglio il bel loggiato elegante e poi dedicatevi alla visita delle varie sale che contengono belle decorazioni e affreschi.Suggerisco di non perdere la visita all'esposizione permanente delle opere pittoriche di Scipione Vannutelli originario di Genazzano (1834-1864) e non molto noto benchè abbia ricevuto vari premi per le sue opere caratterizzate dal tema storico e in parte paesaggistico.
All'interno del castello vi è anche la sede del Ciac: Centro Internazionale di Arte Contemporanea, che già da qualche anno offre al pubblico interessanti installazioni e performance artistiche che hanno creato maggiore interesse per questi luoghi, grazie anche alla presenza in un'ala del castello, della Biblioteca Comunale ricca di antichi volumi che vanno dal 1600 al 1800 , un interessante archivio storico e oltre 9000 volumi attuali.
Per chi volesse esplorare senza fretta il borgo di Genazzano e scoprire alcuni piacevoli itinerari naturalistici, suggerisco di approfittare dei ristoranti presenti nell'area e cogliere tutte le occasioni per ampliare i vostri "contatti umani".
Buon divertimento !



Per ulteriori informazioni potete consultare i seguenti link:
http://www.prolocogenazzano.it/monumenti.html
http://www.genazzano.org/turismo-a-genazzano/73-turismo-a-genazzano.html
http://www.bibliotecheprenestine.it/

Ristoranti e pizzerie
  • Trattoria "da Palumbo" di Di Fazio Nicolina Via Giuseppe Garibaldi, 20 - 00030 - Tel: 06 9579175
  • Antica Osteria Terremoto  via della rocca, 16 -  Tel 06/95.79.032 - 3345482609 - www.anticaosteriaterremoto.it
  • Hotel Ristorante Cremona via Palmiro Togliatti, 19 Tel/Fax: 06/95.79.603  -  06/95.79.073    www.hotelcremona.com
  • Ristorante Rossi - Genazzano S.S. 155 di Fiuggi Km 54 - tel 06/95.79.581 - www.ristoranterossi.it
  • La vecchia osteria di Galizia Ave  Viale Trento e Trieste, 6 - tel 06/95.79.916
  • La taverna del principe di Paladini Giuseppe  Via della portella (piazza della repubblica) - tel +39 331 5321441
  • Trattoria "la Piazzetta" Piazzale Matteotti 11,  tel. 06/95.40.226 - e-mail : la_piazzetta_genazzano@hotmail.it 
    Pizzeria dal “Panzone”  Via A. Gramsci, 2 tel 06 9540167 (Aperto venerdì, sabato e domenica)



1 commento:

  1. Suggerisco di acquistare presso il desk della Proloco l'utile volume dal titolo:Guida al Castello Colonna di Genazzano della Carsa edizioni per apprezzare le curiosità del borgo, delle numerose chiese e ovviamente del castello.

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