24/11/07

A Palestrina in cerca di "Fortuna".

Il tema conduttore di questo post prende spunto da un vocabolo sempre attuale : la "Fortuna".
Tale sostantivo viene descritto dal vocabolario Zingarelli come: destino o sorte alterna, slegata dalla volontà umana, identificata dagli antichi nell'omonima divinità, distributrice di gioia e dolori, a caso e senza distinzione.
Pertanto se vorrete convincere una dea e per giunta bendata come la Fortuna, che casualmente dovrebbe individuarvi tra i milioni di speranzosi concorrenti che questa settimana tentano di accaparrarsi il monte premi  messo in palio dal Superenalotto, qualche azione concreta occorre pur farla per ingraziarsela, giustificandone con il vostro impegno, la giusta ricompensa che il destino vi ha
 così "giustamente" assegnato".
Palestrina: Antro delle sorti
Ma andiamo per ordine: come possiamo raffigurarci questa "Fortuna"- direte voi - se non sappiamo come è fatta ?
Ci occorrerebbe qualche suggerimento - voi direte - almeno per stimolare sogni premonitori o dedicare qualche invocazione meno generica, usando i nomi degli attributi caratteristici di tale divinità. Ebbene saremo magnanimi e vi daremo un piccolo  aiuto ma é bene avvertirvi: dovrete impegnarvi per scomodare " la Fortuna" e rammentarle di ricordarsi proprio di voi che umilmente chiedete il suo aiuto.
Potreste quindi iniziare con il visitare i Musei Vaticani , dove troverete due belle sculture: una è rappresentata classicamente come una leggiadra fanciulla che tiene a destra la barra di un timone, a sottolineare il compito di governatrice delle umane sorti, mentre a sinistra sorregge una cornucopia ricca di doni; l'altra bella statua, è una copia tratta da un lavoro di Eutichide di Sicione allievo di Lisippo e rappresenta Tyche dotata di corona regale: la dea della buona fortuna, mitica figlia di Oceano e di Teti .
I romani riadattarono questo culto già molto diffuso in Grecia e in Asia, trasformando prima in dea Felicitas e poi utilizzando il termine "fortuna" a piene mani: ecco allora apparire termini come "fortuna publica","fortuna populi Romani",e ancora fortuna muliebris e fortuna equestris, mentre le grandi Gens avevano a loro uso e consumo la fortuna Tulliana, Augusta e così via.
Ma voi impazienti, chiederete a questo punto se vi siano dei luoghi particolarmente propiziatori e di antica memoria, utili a  "fortuiti eventi" o aventi effetti positivi sulle nostre azioni e nel caos della nostra vita .
Ovviamente la risposta è positiva, altrimenti non avrei iniziato questo post: vi basterà quindi per cominciare, recarvi al Tempio della Fortuna virile presso l'antico Foro Boario che si trova a Roma a due passi dalla visitatissima Bocca della Verità e vicino al bel tempio circolare di Vesta ed anche alla fontana dei Tritoni del Bernini. Poter vedere queste 4 meraviglie è già una bella fortuna !
Il tempio della Fortuna virile risale al sec. II-I a-C e gli archeologi lo hanno ormai identificato con il tempio di Portunus , dio protettore del vicino porto fluviale.
Se però vorrete ripercorrere l'itinerario che sin da tempi remotissimi attirava quanti erano in cerca di buoni auspici e munifici doni dalla vita , dovrete allontanarvi dalla capitale e percorsi 35 Km raggiungere Palestrina, l'antica Praeneste, che la leggenda vuole sia stata fondata da Telegono, figlio di Ulisse e della maga Circe.
Il motivo per recarsi in questo piccolo comune sui monti Prenestini è presto svelato: é qui che si trova il Santuario della Fortuna Primigenia ed é sempre qui che è stata individuata una cavità denominata Antro delle sorti.
Il tempio in questione fu uno dei santuari pagani più grandi e famosi dell'antichità: folle di cittadini, imperatori, condottieri , umili, schiavi, mercanti e contadini venivano sin qui per udire i responsi dell'Oracolo. Le antiche storie attribuite a Cicerone (De Divinazione - verso 85) riportano di uno strano ritrovamento all'interno di una cavità del tempio che portò alla luce delle "sorti" ovvero delle tavolette di legno con incise preziose indicazioni, utili per interpretare gli oracoli.
Se siete veramente curiosi, potreste recarvi al Museo di Villa Giulia dove sul coperchio di una cista (grosso vaso rettangolare) è rappresentata la scena della consultazione dell'oracolo: vi sono sei personaggi , incluso un bambino, che sembra fuoriuscire da una cavità e che tiene in mano un oggetto rettangolare(le sortes). Quelli accanto al puer, sono i sacerdoti incaricati appunto dell'interpretazione del responso.
Comunque dal Palazzo Colonna Barberini, in cima al tempio della Fortuna Primigenia il panorama è stupendo, così come splendidi sono i mosaici che potrete ammirare per pochi euro all'interno del museo. In particolare non perdetevi lo spettacolare mosaico del Nilo, che è veramente una fortuna sia pervenuto quasi intatto fino a noi.
Assolutamente unica è poi la piccola statuetta della Triade Capitolina , unico esemplare esistente, dove sono raffigurate le divinità tanto care ai Romani: Giove, Giunone e Minerva.
Siete davvero fortunati se ancora oggi potete ammirare tale icona dell'antichità: è per un caso fortuito che i Carabinieri del nucleo tutela del Patrimonio hanno bloccato nel lontano 1994 un trafficante di reperti antichi che la stava per cedere ad un collezionista americano in cambio di alcuni milioni di lire.
Bene, se siete riusciti a seguirci in questo viaggio in cerca di Fortuna, credo ne abbiate ricevuto abbastanza ricercando i luoghi  descritti. Ma nel caso vi sentiste insoddisfatti eccovi un'ultima chance : giocate al lotto tutti i numeri (in neretto) presenti in questo post e in caso di vincita , pensate a noi.

Per saperne di più:

֍Guida Storico-Turistica di Palestrina (la trovate presso il museo di Palestrina, Circolo Culturale Simeoni)
֍L'Antro delle sorti e il mosaico dei pesci di Palestrina di Angelo Pinci (reperibile a Palestrina)
֍Della divinazione , Cicerone, Garzanti


autore: Rolando Profita