16/06/10

Peste nera, lebbra e vaiolo: le epidemie che hanno segnato la storia dell'umanità. Una mostra al S.Spirito di Roma.

La storia dell'umanità è stata segnata da eventi catastrofici di portata planetaria che hanno contribuito a cambiare repentinamente il corso della storia di estesi territori. Eventi di cui non si conoscevano nel passato neanche le cause, costringevano i superstiti a incredibili lotte per la sopravvivenza e obbligavano intere popolazioni a spostarsi in cerca di nuovi luoghi dove ricominciare una vita normale.
Non parliamo dei terremoti o delle eruzioni vulcaniche, ma delle epidemie associate a quei nomi che oggi ci appaiono, almeno alle nostre latitudini, lontane e non preoccupanti: peste, vaiolo e lebbra.
Per chi volesse apprendere di più sull'argomento delle " Epidemie" tema presente da sempre nei resoconti storici a partire dalla Bibbia e raccontato da Plutarco, Tucidite e Lucrezio( peste di Atene del 430 a.C) e più di recente dal nostro Manzoni, ha l'opportunità di visitare fino al 30 Giugno la mostra curata da Walter Pasini e intitolata " Nuove e Vecchie Epidemie".L'allestimento costituito da numerosi pannelli con didascalie, immagini e dati statistici è ubicata all'interno del Complesso Monumentale S.Spirito in Saxia, con ingresso in via dei Penitenzieri 12 a Roma.( Lu-Sa :14-19,30; Dom: 10-19,30 ). L'ingresso è gratuito.
Un itinerario che  permetterà ai visitatori di colmare le tante lacune dell'informazione corrente su tali malattie riguardanti la salute di milioni di individui e guardare alla storia ed al cammino dell'uomo, attraverso questi eventi nefasti ma che dovrebbe anche farci riflettere, soprattutto tenuto conto della facilità di spostamento oggi, di uomini, merci e quindi anche di virus, batteri e altri agenti patogeni.
Molti scopriranno che anche in tempi recenti molte zone della terra sono state colpite da varie epidemie, tuttavia se facessimo oggi un test a campione, scopriremmo che tranne che per i termini di sifilide e aids, pochissimi sanno esattamente cosa è la Dengue o Ebola o la Chikungunya e solo gli addetti ai lavori conoscono gli effetti della Schistosomiasi.
A complicare le cose la terminologia recente con le sigle di A/H5N1 e A/H1N1 aiuta poco il cittadino medio a capire il rischio connesso a tali formule criptiche.
Una mostra ben fatta, ricca di informazioni, molte immagini e reperti curiosi ( nella foto una lettera del 1805 di un paziente di un lazzaretto, accuratamente disinfettata (netta entro e fuori) e certificata con tanto di timbro e firma del commissario preposto all'operazione..
Nel sito dedicato alla mostra è possibile trovare informazioni aggiuntive e video, utili anche a scopo didattico.
http://www.vecchieenuoveepidemie.org/
Qui sotto il sito del Travel Medicine, fondato dal Dr Pasini a Rimini , dove si possono trovare utili informazioni e suggerimenti di viaggio e un'ampia presentazione della mostra descritta nel post.
http://www.travelmedicine.it/

Nell' immagine in alto a destra  è rappresentato il medico della peste, la cui maschera è ancora oggi tra i  souvenir più richiesti del carnevale di Venezia.
Contenitori di chinino per la cura della malaria
In realtà veniva impiegata nel XVI secolo insieme ad altri accessori quali tuniche cerate, lunghi guanti , stivaloni e bacchetta dagli addetti del Lazzaretto di Venezia per trattare gli appestati ivi ricoverati, lontano dalla città. La strana forma della maschera a testa d'anatra serviva per ovviare a involontari contatti e impedire l'inalazione dei miasmi: nel lungo becco infatti venivano introdotte varie spezie dotate di oli aromatici, quali ginepro, rosmarino e aglio, ritenuti efficaci antidoti contro la peste.
Ps: ...per quanto concerne la malaria, vi risparmio ulteriori informazioni, essendo il museo di Pontinia, dedicato alle vicende sanitarie dell'Agro Pontino, non attivo alla data odierna.


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